Il caso di Liliana Resinovich, la donna triestina scomparsa e poi ritrovata morta tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 si arricchisce di nuovi sviluppi. Come raccontato nel nostro articolo del 25 marzo scorso, l’amico “particolare” della vittima aveva dichiarato che il marito di “Lilly” avesse rilasciato delle dichiarazioni poco attendibili in merito ai suoi spostamenti negli orari in cui scompariva Lilly.
In particolare, il marito della vittima, Sebastiano Visentin, aveva dichiarato che durante le prime ore della scomparsa di Lilly sarebbe stato nel locale in cui svolgeva l’attività di affilatore di coltelli. Nelle dichiarazioni rese lo scorso mese dall’amante della povera vittima, Claudio Sterpin, quest’ultimo dichiarò che la Procura di Trieste aveva rilevato invece che il telefono fosse spento. Invece, tra le oltre mille pagine che costituiscono il faldone della Procura relativo al caso sarebbe stato appurato che in quel luogo i cellulari non hanno linea. Appare ancora più importante al fine di avvalorare la tesi di Sebastiano il fatto che la compagnia che distribuisce l’energia elettrica in quel magazzino, interrogata sul punto dagli investigatori della Procura, abbia dichiarato e documentato che nell’arco di tempo durante il quale Sebastiano sarebbe stato all’interno del magazzino effettivamente ci sia stato un consumo di energia elettrica.
Per quanto si possa pensare anche all’eventualità che Sebastiano abbia deliberatamente lasciato l’interruttore della luce acceso all’interno del magazzino è evidente che la ricerca della verità processuale comporta a questo punto che solo un testimone o immagini di telecamere che collochino Sebastiano altrove in quelle ore possano spingere gli inquirenti a rivalutare la possibilità che Sebastiano c’entri qualcosa nella scomparsa e poi morte di Lilly, ma risulta estremamente improbabile che ciò accada a distanza di oltre due anni.
Ma anche in relazione ad altre accuse espresse da Claudio nei confronti di Sebastiano il primo è stato smentito dalla Procura. Infatti tra le numerose dichiarazioni rese alla stampa dall’amante di Lilly vi era anche quella secondo la quale i movimenti ripresi dalla GoPro di Sebastiano mentre quest’ultimo era in bici non fossero coerenti, sia perché composti da plurime riprese con frequenti interruzioni sia perché Sebastiano, a dire di Claudio, non avrebbe potuto coprire determinate distanze con le tempistiche indicate negli orari della GoPro. Ma la Procura ha invece constatato che il percorso fatto da Sebastiano in bici è assolutamente compatibile con gli orari indicati nella GoPro. La Procura ha inoltre precisato che l’orario sulla GoPro non fosse modificabile perché la stessa era sincronizzata con l’orario di internet.
Sembrerebbero dunque cadere i dubbi sollevati non dal solo Claudio ma anche da alcuni giornalisti ed opinionisti in merito al coinvolgimento diretto del marito nella scomparsa e morte della donna triestina. Si attende l’esito della seconda autopsia, in particolare in merito alla possibilità che il corpo di Lilly sia stato sottoposto a congelamento dopo la sua morte, per essere poi posizionato nel boschetto dove è stato ritrovato circa venti giorni dopo la sua scomparsa.
Resta dunque il mistero sulla scomparsa e morte di Liliana Resinovich, un caso che sta appassionando tanti italiani sia per le incognite che lo caratterizzano ma anche per la frequente presenza in trasmissioni che si occupano di cronaca nera dei due “rivali” Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin. L’attenzione mediatica di tanti è probabilmente dovuta anche alle centinaia di foto e video che la coppia di coniugi postava sui social ma anche a vecchie foto di Claudio ritrovate dalla stampa e che nel corso di questi anni sono state mostrate nelle principali trasmissioni nazionali che si occupano di cronaca, lasciando in tal maniera che lo spettatore si affezionasse alla “coppia” e alla loro intimità , dai viaggi di piacere alle cene con gli amici, dalle gite in bici ai bagni di mare, causando in tale maniera un legame tra i coniugi ed il pubblico che ha spinto gli spettatori a prendere posizione talvolta in favore di Claudio, altre volte in favore di Sebastiano, ma sempre con un sentimento di pietà nei confronti della povera Liliana.