‘Ciao Mamma, vado in cerca di un futuro migliore.‘ Quante famiglie del Sud hanno dovuto affrontare questa dura realtĂ ? Negli ultimi decenni, mentre l’attenzione politica sembra rivolta altrove, il Mezzogiorno d’Italia assiste a un inesorabile spopolamento. Tra il 2002 e il 2021, oltre 2,5 milioni di persone hanno lasciato il Sud, dirigendosi principalmente verso il Centro-Nord dell’Italia (81%). La perdita netta per il Mezzogiorno? Circa 1,1 milioni di residenti, tra cui spiccano i giovani, in particolare i laureati. Secondo le proiezioni ISTAT, nei prossimi 50 anni assisteremo a un progressivo calo demografico, da 59 milioni di abitanti nel 2022 a meno di 46 milioni nel 2080. Senza cadere nell’allarmismo, vogliamo aprire gli occhi sui problemi delle nostre aree interne, trascurate e in stato di abbandono.
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Il problema lavoro: giovani istruiti in fuga dal Sud
Uno dei nodi critici per i giovani nel Meridione è la carenza di opportunità lavorative solide e durature. Dominano precarietà e salari insostenibilmente bassi. Non è raro trovare offerte di tirocini non retribuiti o compensi miseri, intorno ai 500 euro al mese. Immaginate: un trentenne che cerca di far quadrare i conti con appena 600/700 euro mensili. Di fronte a queste condizioni, il lavoro in nero diventa una tentazione forte, alimentando un circolo vizioso che rafforza la criminalità e annienta ogni forma di protezione per i lavoratori.
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Un’isola senza mare: l’isolamento dell’entroterra campano
Un altro ostacolo significativo per i giovani del Sud, in particolare nell’entroterra campano, è l’accesso limitato ai servizi essenziali, tra cui i trasporti pubblici. Per chi vive lontano dai grandi centri urbani, muoversi diventa un’impresa ardua, se non impossibile, senza un’automobile, lasciando molti giovani in una situazione di isolamento pressochĂ© totale. Questa carenza non solo complica gli spostamenti quotidiani ma limita fortemente l’accesso a opportunitĂ di lavoro, istruzione e socializzazione, essenziali per lo sviluppo personale e professionale.
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La SanitĂ dimenticata: quando la salute viaggia verso il Nord
Un ulteriore nodo cruciale che incide profondamente sulla qualitĂ della vita nel Sud è lo stato della SanitĂ . Le strutture ospedaliere, spesso sovraffollate e sottodotate, insieme a una carenza di specialisti, rendono le cure mediche precarie, costringendo molti a cercare assistenza al Nord. La scelta di “emigrare per curarsi” diventa un’opzione dolorosa ma necessaria per molti.
Focus sulla provincia di Benevento: un microcosmo del Sud
Nel cuore della provincia di Benevento, abbiamo selezionato due cittĂ che rappresentano esempi lampanti delle dinamiche di spopolamento e delle sfide socio-economiche che affliggono il Mezzogiorno. Analizziamo i dati per capire meglio la situazione. Sito: https://www.tuttitalia.it/
Grafico Sant’Agata de’ Goti:
Grafico Telese Terme:
I due grafici, detti Piramide delle EtĂ , rappresentano la distribuzione della popolazione residente a Sant’Agata de’ Goti e Telese Terme per etĂ , sesso e stato civile al 1° gennaio 2023. I dati tengono conto dei risultati del Censimento permanente della popolazione.
La piramide che s’assottiglia: il caso di Sant’Agata de’ Goti
La piramide delle etĂ di Sant’Agata de’ Goti rivela un quadro preoccupante e drammatico. L’analisi delle classi d’etĂ quinquennali mostra che le famiglie hanno meno figli e che i giovani hanno lasciato il paese. La consistenza delle fasce d’etĂ piĂą mature è significativa, con un picco nella fascia dei 65-69 anni. Se i giovani sono il futuro, la loro scarsitĂ segnala un campanello d’allarme per la vitalitĂ e la sostenibilitĂ futura della comunitĂ .
Telese Terme: una piramide demografica che racconta storie
La struttura demografica di Telese Terme, seppur in condizioni relativamente piĂą favorevoli rispetto a Sant’Agata de’ Goti, mostra tendenze simili, la base della piramide è stretta, indicando un basso tasso di natalitĂ e l’emigrazione dei giovani. La piramide suggerisce che Telese Terme, come molte cittĂ del Mezzogiorno d’Italia, sta affrontando il problema dell’invecchiamento della popolazione e della diminuzione dei giovani.
Rivoluzione o Declino inesorabile?
La nostra inchiesta, focalizzandosi su Sant’Agata de Goti e Telese Terme, ha rivelato una realtĂ che è lo specchio di una problematica piĂą ampia, una sfida condivisa in tutto il Sud Italia. In alcuni luoghi, la situazione si presenta ancora piĂą critica. Nonostante la disillusione causata da anni di abbandono e trascuratezza, questi borghi rimangono gioielli inestimabili, ricchi di verde, patrimoni storico-artistici, enogastronomia eccellente e comunitĂ accoglienti. Questo è il momento di ribaltare la tendenza, di investire nel futuro, e per i giovani di dire: “Mamma, sto tornando a casa, per contribuire a un domani migliore”.