Ha colpito e ferito la sensibilitĂ comune il video, trasmesso in questi giorni nelle principali emittenti televisive nazionali, del gender reveal del figlio di Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello. La giovane donna – napoletana ma residente in provincia di Milano – ed il bimbo che portava in grembo furono uccisi da Impagnatiello il 27 maggio 2023. Una festa che si era tenuta nella giornata del 17 marzo 2023 insieme a familiari e parenti piĂą stretti di Giulia e Alessandro nell’appartamento dove poi è stato consumato il delitto.
Tale video turba lo spettatore perchè mostra un Impagnatiello che si mostra felice davanti agli invitati per la nascita di Thiago (questo è il nome che la coppia aveva scelto per il nascituro), mentre in realtà stava già avvelenando con un topicida Giulia ed il bimbo da oltre un mese.
Quando a gennaio 2023 la ragazza aveva scoperto di aspettare il bimbo e lo aveva comunicato ad Alessandro, lui già da mesi frequentava un’altra ragazza. Impagnatiello, che prima che Giulia iniziasse la gravidanza aveva detto di desiderare un figlio da lei, poi alla notizia della effettiva gravidanza aveva mostrato disappunto per la stessa, adducendo quale motivazione il timore che, in caso di fine del rapporto, Giulia potesse portare con sè il figlio a Napoli, togliendogli la possibilità di vederlo con frequenza.
Impagnatiello era narcisista, desideroso di dare un immagine di sé e della sua vita di perfezione e realizzazione ma soprattutto era convinto di poter manipolare Giulia e l’altra ragazza nella maniera a lui più utile. Il barman di Senago nel video faceva finta di essere felice, mentre tentava lentamente di uccidere Giulia e suo figlio. Alessandro Impagnatiello con la propria amante mistificava la realtà , riferendole che Giulia era una donna mentalmente instabile e che era rimasta incinta di un altro dopo un rapporto occasionale.
L’assassino ha ucciso Giulia senza pietà , infierendo sul suo corpo con 37 coltellate e provando a liberarsene dandogli fuoco. Trascinò il corpo fino al garage, poi in cantina ed infine lo caricò nel baule della sua auto. Il corpo fu abbandonato non molto lontano dall’appartamento dove si è consumato il delitto, con la testa nascosta in un sacco ed il resto del corpo avvolto in teli.
La ventitreenne italo-inglese con la quale Impagnatiello aveva una relazione ha raccontato in aula di essere stata anch’essa incinta di lui ma di non aver voluto portare a termine la gravidanza. Ha detto inoltre di aver intuito il potenziale pericolo che correva Giulia ed averla per questo incontrata poche ore prima che avvenisse il delitto proprio per metterla in guardia.
Di fronte a questo scenario risultano per nulla credibili le dichiarazioni dell’avvocata di Impagnatiello, Giulia Gerardini, che al termine dell’udienza ha dichiarato che l’incontro fra Giulia Tramontano e l’altra ragazza, quel pomeriggio del 27 maggio 2023, sarebbe stato la scintilla di tutto. Una dichiarazione molto discutibile perchĂ© smentita dai molteplici tentativi del suo assistito di avvelenare Giulia e Thiago giĂ da quattro mesi prima dell’omicidio. A dimostrazione della premeditazione dell’Impagnatiello vi è pure il ritrovamento di ricerche effettuate dall’assassino sul web inerenti le quantitĂ di veleno per topi necessaria per procurare la morte di una persona e il rinvenimento dello stesso veleno.