Ancora una volta un’ottima Salernitana viene sconfitta nei minuti di recupero nel derby con il Napoli. Inzaghi ripropone il 3-4-2-1 con Ochoa in porta, Gyomber, Lovato e Fazio in difesa, Sambia e Bradaric esterni, Legowski e Martegani in mezzo al campo, Candreva e Tchaouna alle spalle di Simy.
La Salernitana è messa bene in campo e riesce a coprire in ampiezza l’intero terreno di gioco difendendo bassa e dietro la linea della palla chiudendo, pertanto, tutte le linee di passaggio. Politano e Kvara non creano pericoli anche perché sono costantemente raddoppiati dai centrocampisti granata ed Ochoa si limita all’ordinaria amministrazione.
Al 29’ Candreva, con un magnifico tiro dal limite, porta i granata in vantaggio. Il Napoli non porta alcun pericolo visto che la sua manovra è lenta e prevedibile ma in pieno recupero un contatto in area tra Fazio e Simeone (rivisto al VAR) determina il rigore trasformato da Politano.
La ripresa si apre con un Napoli più volitivo che cerca di imprimere maggiore rapidità alla sua manovra ma l’unica occasione (se di occasione si possa parlare) è un tiro dal limite di Cajuste che termina a lato non di molto. Al 65’ debutto di Pierozzi al posto di Legowski (ammonito nel primo tempo per fallo su Kvara) con Sambia che passa a centrocampo.
L’unico calciatore del Napoli che crea pericoli è Kvara che, dapprima, impegna Ochoa con un tiro dal limite e poi, all’82’, salta in dribbling mezza difesa granata ma è bravo Lovato a deviare in angolo. I granata avevano sfiorato il raddoppio, in precedenza, con un’azione in velocità di Tchaouna che, con un cross dalla sinistra, aveva impegnato Gollini in una difficile respinta (Simy era pronto a buttarla dentro).
Al 92’ è bravissimo Ochoa a negare il goal a Kvara ben lanciato da Simeone. Il solito errore difensivo è, però, nell’aria. Su una punizione dalla trequarti Fazio anticipa Ochoa in uscita, Demme colpisce di testa ed il solito Ikwuemesi stecca il pallone dando la possibilitĂ a Rrahmani di buttarla a dentro dando un’insperata vittoria al Napoli.
La prestazione della squadra è stata molto positiva ma, purtroppo, ancora una volta gli episodi e gli errori dei singoli hanno portato alla sconfitta. Tatticamente poco o nulla da eccepire. Onestamente avremmo solo evitato le uscite di Fazio su Cajuste (ne abbiamo contate tre) nel primo tempo in quanto si apriva sulla nostra destra un varco nel quale Politano, che è molto bravo negli inserimenti senza palla, poteva incunearsi ed, infine, non abbiamo capito perché su una punizione per i granata dalla trequarti al 92’ sono saliti in sei per saltare e sulla facile uscita di Gollini si è innescato il contropiede che ha generato la punizione sulla nostra trequarti da cui poi è nato il raddoppio degli azzurri (dov’erano le coperture preventive?).
Sarebbe stato piĂą logico far girare palla (anche al portiere) ed, eventualmente, anche buttarla in tribuna se necessario, facendo trascorrere il tempo.
Anche questa settimana non possiamo non soffermarci sull’operato del sig. Marinelli. Cajuste avrebbe dovuto essere espulso (viene ammonito al quarto fallo quando già il primo commesso agli inizi della gara su Candreva era meritevole di sanzione). Naturalmente nessuno ne ha parlato.
Il rigore su Simeone, vista l’attuale casistica, a nostro parere, è netto e c’è poco da obiettare. Il VAR avrebbe dovuto richiamare l’arbitro di Tivoli in due circostanze: sul contatto tra Simy e Rrahmani, nel primo tempo, dove il calciatore nigeriano, dopo essere stato platealmente trattenuto, viene trascinato a terra e sul goal del vantaggio del Napoli quando Demme, prima di staccare di testa, colpisce al volto Tchaouna.
Sul primo episodio Marelli a Dazn ritiene trattarsi di un normale contatto di gioco e quindi non vi è nessuna irregolaritĂ (sia alla DS che a Pressing quest’azione non è stato mostrata mentre la Gazzetta dello Sport esprime dei dubbi sulla regolaritĂ dell’intervento) mentre sul secondo DS e Pressing ritengono che non vi sia alcun fallo mentre la Gazzetta dello Sport avrebbe ritenuto opportuno un approfondimento al VAR e sulla stessa linea vi è anche l’ex arbitro Calvarese.
Bene ha fatto il presidente Iervolino a lamentarsi sia nei modi che nei toni per quanto accaduto. Sarebbe stato forse più logico enumerare tutti i torti subiti sinora e non soltanto quelli del derby. Siamo una squadra piccola e, come è ovvio che sia, gli errori arbitrali nei nostri confronti raramente vengono mostrati. Tutte le maggiori testate nazionali hanno dato risalto a ciò ma, naturalmente, hanno dato torto al massimo dirigente granata. Testa ora al Genoa e speriamo arrivino in fretta i rinforzi.