Intervista a Marina Del Sorbo docente che insieme alla collega Letizia Di Ruocco hanno dedicato la propria carriera allo studio di tematiche legate alla musica e alla disabilità , dirigendo il coro Mani Bianche Mar.Let.
Voci e mani che “cantano” e “segnano” indossando guantini bianchi, voci che librano nell’emozioni uniche, messaggi di pace, amore e solidarietà . Marina Del Sorbo, docente di discipline musicali, ha creato il coro che è attivo dal settembre 2017, composto da venticinque giovani dai 5 ai 25 anni,  al suo interno i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze si incontrano e si “amalgamano” tra di loro creando armonia e sinfonia.
Voci e mani che cantano dunque mani che segnano indossando guantini bianchi. Le voci si librano nell’aria, esprimendo anche una coreografia che trasmette emozioni. Ciò grazie alle molteplici possibilità espressive mutuate dalla Lis o Lingua Italiana Segni.
Il tutto, veicolato dall’associazione Mac che sta per Movimento Apostolico Ciechi nell’ambito della Fondazione Mac. Poi l’incontro con LETIZIA DI RUOCCO, insieme Il sodalizio si occupa della gestione, dell’attivazione e della realizzazione dei brani che il coro canta. In maniera ampiamente inclusiva perché rivolti alla presenza di disabilità o differenti abilità . La mission è quella di condividere e integrare.
Orgogliosa di conoscerli da anni perché amica della loro direttrice Marina Del Sorbo. Grazie a Marina e ora anche a Letizia per aver aderito con il mio stesso entusiasmo ai miei eventi , sono loro grata di  tale opportunità che spero duri nel tempo , perché le emozioni che noi pubblico abbiamo ricevuto durante le loro esibizioni non sono raccontabili ma vanno vissute ascoltando questo coro, che commuove.
D- Quando, dove, come e perché nasce l’esperienza del coro? Quando, dove e con che frequenza ci sono le prove?
R- Il Coro Mani Bianche Mar.Let. nasce grazie all’ azione sinergica delle docenti Del Sorbo Marina e Di Ruocco Letizia… figure professionali che hanno dedicato la propria carriera allo studio di tematiche legate alla musica e alla disabilità .
L’esperienza corale prende vita in maniera ufficiale nel 2021 anche se è attiva in forma non istituzionalizzata da circa cinque anni.
Le docenti hanno avvertito l’ esigenza sempre più pregnante di dare vita ad un gruppo che potesse esprimersi attraverso più canali di comunicazione: quello vocale e segnico.
Le prove del coro, seguono una cadenza settimanale e la location è quella della Chiesa del Crocifisso sita in via dei Mercati per gentile concessione del Parroco Don Felice Moliterni che ha accolto sempre con entusiasmo e disponibilità il gruppo.
D- Perché scegliere il coro rispetto ad altre attività ?
R- La scelta di dare vita ad un coro riveste un’ importanza molto profonda perché si basa sull’ esigenza di condividere le proprie emozioni, i propri stati d’ animo e aprirsi al gruppo in un’ ottica di scambio e arricchimento. Si tratta di una forma di nutrimento reciproco.
D- Come reagiscono i bambini quando capiscono che la voce può essere impiegata come uno strumento musicale?
R- Durante l’attività corale ogni elemento (ciascuno secondo il proprio potenziale) si concentra sulla relazione della propria voce con le altre ponendo il reciproco ascolto come uno degli elementi fondanti dell’ esperienza corale.
Si canta, ci si concentra sulla propria voce, sul proprio gesto, sull’ascolto reciproco in un contesto territoriale e socio-culturale dove si privilegi la vocalità in un’ottica inclusiva e formativa.
In tal modo si promuove, si incrementa e si diffonde il discorso musicale nel territorio come possibile risposta alle diverse forme di disagio da quello giovanile, a quello sociale, a quello della disabilita’;  si promuove la cultura corale nel suo complesso, attraverso ogni forma di divulgazione ed in particolare attraverso il fare musica.
Il Coro Mar. Let. si compone di circa 25 elementi che abbracciano un’ ampia fascia di età che va dai 5 ai 50 anni.
D- In che contesti un’attività del genere può trovare spazio?
R- L’esperienza del Coro Mani Bianche trova spazio in tutti i contesti sociali e può essere inserita in maniera trasversale in tutti i contest perché presentano contenuti che abbracciano più tematiche… sociale, artistica, inclusiva, culturale.
D- In che modo questo coro è diverso da un coro di una scuola o di una chiesa?
R- Il Coro Mani Bianche Mar. Let. è autonomo e singolare per definizione… si diversifica dai cori scolastici perché coinvolge una vasta fascia di età e dà voce a tutti coloro che desiderano svolgere un ruolo all’ interno di un contesto di gruppo che si esprime attraverso un linguaggio segnico e tecnico- musicale.
D- Che valore ha questa esperienza per la comunitĂ , per te, per voi insegnanti, per tutti?
R- La reazione che un’ esecuzione musicale di tale portata suscitata sull’ ascoltatore è pregna di emozioni…poiché il desiderio comune è che tutti