Ho conosciuto di recente Luana Vitaliano e mi ha colpito subito il suo focalizzare l’attenzione su ciò che le succede intorno senza perdersi nessun dettaglio.
Luana Vitaliano è residente a Nocera Superiore in provincia di Salerno. Inizia a scrivere da piccola, prima brevi racconti, favole, e poesie. La scrittura e la lettura diventano la sua dimensione, permettendole nel tempo libero di rifugiarsi nel mondo della fantasy determinando così la sua passione verso il genere.
Appassionata dal mondo dell’arte, decide di iscriversi al liceo artistico Andrea Sabatini di Salerno seguendo il corso di architettura ed arredo. Conseguendo il diploma nel 2003.
Luana decide di intraprendere gli studi universitari iscrivendosi all’indirizzo di lettere moderne, ma in breve tempo termina quest’esperienza e si lancia nel mondo del lavoro, compiendo varie percorsi formativi.
A partire dal 2004, inizia lo studio dell’anatomia, seguendo diversi corsi di formazione, ha incrementato la passione per le arti marziali e orientali, che hanno arricchito la sua scrittura. Gettando in fine le basi per diversi manoscritti. Nel 2004 partecipa al concorso di prosa, poesia e narrativa: “Giovanni Farzati”, presso l’associazione dell’università della Magna Grecia con il racconto intitolato: Le rivincite della vita.
Mesi dopo ottiene l’invito al palazzo De Vargas di Vatolla, per ricevere il primo premio sezione speciale. Nel 2007 partecipa al medesimo concorso riportando un nuovo riconoscimento per il racconto presentato.
In ottobre 2021 è stato pubblicato il nuovo libro introspettivo: La Battaglia per la felicità edito da Tulipani edizioni. Inoltre in self ha prodotto la raccolta di racconti fantasy intitolata: Le cronache del caos – Le avventure di Noemi.
Luana collabora con il sito Vampires Tears di Eleonora Carrano, si tratta di un portale culturale che mira a diventare una testata giornalistica. Esso tratta recensioni riguardo diversi temi: dal cinema alla letteratura, senza tralasciare musica ed eventi. Luana cura la rubrica dedicata al cinema e al mondo dei cinecomics.
Ama gli animali, le passeggiate all’aria aperta. Fervente vegetariana, buddista e amante del cinema e della musica.
Intervista all’autrice
“La mia ultima pubblicazione: La battaglia per la felicitĂ (Tulipani edizioni) è un libro dal genere completamente nuovo per me. Dopo tanti fantasy ho deciso di rispolverare un vecchio manoscritto che riguarda temi narrativi moderni e molto piĂą introspettivi, formativi.”
Lo presenteremo il 16 novembre 2023 ore 16.00 al palazzo della Provincia di Salerno durante l’evento «INCONTRI CON LE AUTRICI» un format ideato e curato dalla giornalista Anna De Rosa.
Sarà presente l’associazione per la lotta ai tumori del seno con la dottoressa Maria Rosaria Trifone.
Per maggiori informazioni si invita a visitare l’evento su Facebook: INCONTRI CON LE AUTRICI
D. Quando e come è cominciato il tuo percorso artistico? Perché la voglia di scrivere? Desideravi fare la scrittrice sin da bambina?
Sono stata sempre una gran sognatrice e ho amato le storie fantasiose, leggerle, vederle (forse più vederle tramite cartoni e film) e poi raccontarle. Ideavo oralmente delle storie quando giocavo, quando parlavo con gli amichetti e una volta imparato a scrivere, praticamente non ho più smesso di farlo. Quando sono arrivata alle elementari ero una gran chiacchierona, ma crescendo sono diventata più introversa e timorosa, così ho preferito la scrittura al dialogo e alle scuole medie ho deciso che mi sarei dedicata sempre a questa passione, aggiungendone un’altra: il disegno. Ho sempre amato l’arte in generale.
D. Come nasce una tua opera? Cos’è per te l’ispirazione? Cosa cerchi di comunicare attraverso il tuo scrivere? Come scegli il soggetto di un tuo lavoro?  Ritieni che i tuoi libri sono facili da leggere?
Si potrebbe pensare che chi decida di muoversi nel campo dell’arte sia molto sicuro di sé.
Ma io non lo sono. Penso che l’animo dell’artista sia molto complesso e nella maggior parte dei casi malinconico. L’arte nasce dalle emozioni e spesso da profonde sofferenze. Chi scriva di sé, come me, non penso che lo faccia per far emergere il proprio ego, ma forse è il contrario. Ci si sforza di scrivere per comunicare qualcosa anche se è molto difficile farlo.
Per me la scrittura “è donarsi”, un farsi accettare quando senti che nessuno voglia ascoltarti e capirti. Quando scrivo lo faccio perché ne sento l’esigenza, perché mi appassiona in primo luogo e sicuramente perché ho molte idee e ho bisogno di capire se possano piacere. Scrivo per me, ma sicuramente anche per gli altri.
Quando creo storie di fantasia, le idee vengono all’improvviso, è sempre un lavoro complesso, ma l’ispirazione nasce nei modi e nei momenti più impensabili, spesso per esercizio.
Il mio modo di scrivere è molto semplice e credo che possa essere facile leggermi, mi rivolgo a tutti, dai bambini ai meno giovani.Â
D. Come scrivi di solito, a mano o al computer?
Da anni scrivo sempre al computer, lo ritengo piĂą semplice e piĂą veloce anche da correggere e non mi stanco come quando scrivo a mano.
D. Case editrici, Critici, Istituzioni. Cosa pensi del sistema dell’editoria contemporanea del nostro Paese? E qui?
Penso che questo intero settore sia una vera giungla. Come ogni autore emergente ho collezionato esperienze molto negative, ma anche positive. Ho ricevuto consensi e rifiuti e naturalmente ho incontrato persone che mi hanno consigliato e aiutato e chi mi ha ostacolato. Ci sono sicuramente persone molto competenti nel proprio lavoro, ma altre che farebbero bene a fare prima una scuola di umanitĂ e poi tutto il resto.
Bisogna capire molte cose del mondo editoriale e imparare dai propri errori. Vorrei che molte cose cambiassero, ma la strada è molto ardua da seguire. In ogni caso io proseguo e come dico sempre: “Io speriamo che me la cavo”.
D. Questi due anni con la pandemia per molti sono stati un tempo sospeso e catartico e di introspezione personale, tu come lo hai vissuto? cosa ti ha lasciato?
Ovviamente durante il covid ho cercato di dare un senso a tutto ciò che stavamo vivendo senza farmi prendere dallo sconforto. Ho scritto e letto moltissimo e ho iniziato a recensire libri e film. Così ho accorpato due grandi passioni e deciso che un giorno vorrei fare di questo il mio lavoro. O almeno uno dei miei lavori.
D. Progetti futuri? Aspettative di successo per il tuo libro/libri?Â
In progetto avrei una nuova edizione del mio romanzo: la battaglia per la felicità , perchè vorrei che questa storia non finisca nel dimenticatoio, l’ho scritta per dare speranza al prossimo attraverso la mia esperienza con la malattia (il sarcoma).
Inoltre è prevista sicuramente per l’anno 2024 la pubblicazione della mia saga urban fantasy con la Saggese editori una giovane CE non a pagamento di Salerno di cui stimo molto l’editore a cui auguro una grande crescita professionale.
Sto scrivendo anche per delle riviste culturali: NUOVO NOCERA, il NOVELLIERE e per VAMPIRE’S TEARS.
Il mio obbiettivo è quello di conquistare il tesserino da giornalista. In conclusione mi piacerebbe poter partecipare a eventi e iniziative culturali e artistiche, non solo come spettatrice o partecipante, ma nella parte organizzativa.