Difficile trasferta per la Salernitana di mister Sousa, impegnata domenica 8 Ottobre ore 12.30 in territorio brianzolo: i Granata sono di scena sul campo del Monza, stadio U-Power Brianteo (via Franco Tognini – 20.000 spettatori), per una sfida molto impegnativa contro la squadra guidata dall’ex Raffaele Palladino.
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, nell’attesa di poter tornare a tifare “dal vivo” per la nostra squadra, Vi consiglia le bontà enogastronomiche del territorio brianzolo.
Monza gastronomica
I piatti della tradizione culinaria brianzola si sono conservati nel tempo, in particolare nelle località più piccole e in contesti sociali e ambientali rurali, originando prodotti tipici molto genuini e naturali. Fra i primi spiccano il minestrone alla brianzola che hanno bisogno di lunghe ore di cottura a fuoco lento e il risotto con la luganega, un salame preparato con carne suina.
Il piatto protagonista è la “cazzoeula” a base di costine e altre parti di scarto del maiale, come piedini, musini e cotiche, qualche volta arricchito dall’aggiunta di salamini, detti verzitt: il tutto viene servito con l’immancabile polenta. Un altro piatto legato all’impiego delle parti meno nobili del maiale è la trippa, che qui viene chiamata buseca.
Mentre, tra i secondi spiccano anche l’arrosto e il coniglio alla brianzola, le costolette di maiale con luganega e la trota alla comasca. Ottimi i dolci fra cui i firun, dolci tipici di Monza, realizzati con castagna cotte al forno, il Masigott, la cutiscia, i tortelli di San Giuseppe, la Rusumada, la polenta dolce e la torta di pane alla brianzola. La produzione enologica di un certo rilievo è legata ai pendii di Montevecchia.
Clima e territorio
La temperatura sara’estiva con tempo soleggiato: previsti circa 31 gradi.
Monza è un comune italiano di 124.258 abitanti capoluogo della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia e centro di una delle più produttive aree d’Europa. È nota per la presenza dell’Autodromo nazionale, dove si disputa il Gran Premio d’Italia di Formula 1.
La città sorge nell’alta pianura lombarda ad una quota di 162 metri s.l.m.; il centro di Monza dista circa 15 chilometri dal centro di Milano (circa 10 chilometri dal confine di Milano) e circa 40 chilometri da Lecco e Como. È separata da Milano dal solo comune di Sesto San Giovanni.
L’area urbana di Milano comprende Monza, l’intera provincia di Monza e Brianza e i comuni della città metropolitana di Milano.
Il suo territorio è attraversato da nord a sud dal fiume Lambro. All’ingresso a nord nel centro storico, fra le vie Zanzi e Aliprandi, una biforcazione del fiume creata artificialmente a scopo difensivo nei primi decenni del XIV secolo dà luogo al Lambretto, che si ricongiunge al corso principale del Lambro alla sua uscita a sud dall’antica cerchia delle mura (oggi interamente demolite). Un altro corso d’acqua, anch’esso artificiale, è il Canale Villoresi, realizzato nel XIX secolo, che attraversa il territorio di Monza da ovest a est incrociando il Lambro al confine settentrionale del quartiere San Rocco. L’architetto e designer Gualtiero Galmanini è stato autore dei piani urbanistici della città di Monza nel XX secolo.
L’idrografia di Monza e della zona dei comuni confinanti è particolarmente complessa, sia per cause naturali, vista la cospicua presenza di fiumi, torrenti e fontanili, che formano un vero e proprio groviglio idrico, sia per questioni legate ai lavori di canalizzazioni e di deviazione dei corsi d’acqua eseguite dall’uomo, aventi il proprio inizio durante l’epoca romana, che hanno portato alla realizzazione di numerose rogge, canali e laghi artificiali. Visto che l’acqua è abbondante e facilmente raggiungibile, nel Monzese gli antichi Romani non realizzarono mai acquedotti.
I corsi d’acqua più importanti che interessano Monza e i comuni limitrofi sono i fiumi Lambro, Adda e Seveso, i torrenti Molgora, Certesa, Molgoretta, e il Canale Villoresi.