L’incontro con l’Inter ha mostrato una Salernitana diversa e migliore rispetto alle ultime prestazioni. Il passaggio al 4 – 2 – 3 – 1 con Daniliuc terzino che ha seguito praticamente ad uomo Carlos Augusto (buona prova la sua), con Legowski e Bohinen centrali e i tre trequartisti Kastanos, Martegani e Cabral dietro Dia, ha fatto sì che la squadra, ad eccezione del primo quarto d’ora in cui i nerazzurri hanno fallito due occasionissime con Sanchez e Thuram e fino al 60 minuto, giocasse alla pari con i vice campioni d’Europa e sfiorasse la marcatura sia con Kastanos che con Cabral.
L’entrata in campo di Mkhitaryan e di Lautaro ha sparigliato le carte e grazie anche a due errori difensivi, l’Inter è andata sul doppio vantaggio e non c’è stato più nulla da fare. Anche se fosse stato convalidato il pareggio di Legowski probabilmente il risultato non sarebbe stato diverso perché la Salernitana è calata a livello fisico che in intensità; la differenza, in termini di qualità, era evidente, e Sousa, a differenza di Inzaghi, non ha a disposizione cambi alla pari dei titolari vista anche l’assenza di Coulibaly e Candreva.
Occorre rimarcare l’ottima prestazione di Legowski sia in fase di costruzione che di interdizione, un buon primo tempo di Bohinen che, però, è nettamente calato nella ripresa, bene Kastanos e Cabral che hanno svolto con diligenza anche la fase difensiva e bene anche Martegani nel suo ruolo naturale di trequartista.
Dia non è una prima punta come sappiamo ma si è mosso bene lungo tutto il fronte d’attacco cercando spesso il dialogo con i trequartisti laterali. Gyomber è stato praticamente perfetto per 60 minuti, poi purtroppo con l’entrata di Lautaro ha dovuto subire dazio anche lui (ogni tanto far sentire i tacchetti sulle caviglie degli avversari non guasterebbe) mentre Lovato, sempre lento ed impacciato, ha confermato ancora una volta di non poter essere titolare in una squadra di serie A.
Ochoa non è stato, stavolta, irreprensibile sui primi due goals (ci ha abituato troppo bene) mentre Bradaric ha confermato di non essere in un grande stato di forma ed, infatti, è stato surclassato da Dumfries.
Una nota lieta che occorre segnalare è che, finalmente, sui calci d’angolo si è tornati, già dalla scorsa gara, alla marcatura ad uomo ed, in queste due gare, non ci sono stati grossi pericoli e contro una squadra come l’Inter, formidabile nel gioco aereo, non è un risultato da poco.
Purtroppo, ancora una volta, si è sentita l’assenza di un forte difensore centrale (Bronn non è preso in considerazione dal mister e Fazio paga i limiti dell’età); di un sostituto di Bradaric, ovvero un centrocampista centrale bravo in fase di costruzione (il sostituto di Vilhena) ed una punta centrale forte fisicamente (il sostituto di Piatek anche se noi rimpiangiamo Djuric), che facesse a sportellate con i difensori avversari creando spazi per Dia e Cabral.
Domenica sarà un’altra gara importantissima contro una compagine che è in un ottimo stato di forma e verificheremo se il mister riproporrà gli stessi undici visti con l’Inter.
Un vivo apprezzamento ed un grazie di Cuore alla Curva Sud Siberiano per la spettacolare e splendida coreografia offerta che ha avuto il plauso persino della principale testata televisiva nazionale che l’ha addirittura inserita tra le notizie di apertura del Tg delle ore 20.00, dedicandole poi un approfondito servizio; sentirsi lodare per la sportività vera di una tifoseria che sa offrire spettacoli positivi anche quando si perde, non può che riempire di orgoglio ogni tifoso ed ogni Salernitano.