Angri, 15 aprile – Un pubblico numeroso e partecipe ha affollato la Casa del Cittadino per la presentazione di Vita di un comunista e antifascista salernitano. Per una storia del P.C.I. in Provincia di Salerno di Giuseppe Colasanto (Edizione La Valle del tempo, 2024), postfazione di Guido D’Agostino.
Patrocinato dal Comune di Angri, dalla Società Salernitana di Storia Patria, dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), dall’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani (ANPPIA), dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza e dalla sezione ANPI di Angri, l’incontro ha rivelato come Angri, dopo decenni, si trovi finalmente a fare i conti con il proprio passato.
Impossibilitato a intervenire di persona, il sindaco Cosimo Ferraioli ha inviato l’assessora alla cultura Maria Giovanna Falcone e condiviso sui social un messaggio di riconoscenza per Colasanto, vittima di una “damnatio memoriae” che lo ha escluso dalle commemorazioni ufficiali e ignorato dai dirigenti comunisti del dopoguerra.
Il professore emerito Giovanni Vitolo (Università di Napoli) ha elogiato il rigore metodologico dell’opera, definita “esemplare come libro di storia”, capace di restituire ai lettori pagine inedite della provincia salernitana sotto il fascismo. Ubaldo Baldi, presidente provinciale dell’ANPI, ne ha evidenziato il valore storico e identitario, sottolineando la coerenza politica di Colasanto, irriducibile oppositore del fascismo, e la sua sistematica rimozione dalla memoria ufficiale dopo la svolta togliattiana.
Cinzia Muro (ANPPIA) ha ricordato la partecipazione di Colasanto alla “scuola dei confinati” di Ustica, fondata da Gramsci e Bordiga, portando i saluti del presidente Spartaco Geppetti e sottolineando la precisione con cui il libro restituisce l’esperienza drammatica del confino politico.
Il prof. Alfonso Conte, docente di Storia Contemporanea all’Università di Salerno e presidente della Società Salernitana di Storia Patria, ha indicato il fulcro dell’opera: per la prima volta si documenta l’arrivo clandestino di Antonio Gramsci a Salerno nel 1925, evento fino ad oggi mai raccontato. Conte ha inoltre riflettuto sulla difficoltà dell’Italia nel riconoscere i protagonisti della prima opposizione antifascista.
Ubaldo Baldi, insieme all’ANPPIA e alla Società Salernitana di Storia Patria, si è impegnato a presentare formale istanza al Comune di Angri affinché si concluda finalmente l’iter – fermo dal 2005 – per intitolare a Giuseppe Colasanto una strada o un luogo pubblico. Un riconoscimento che, dopo questa serata, appare finalmente concretamente realizzabile.