Il linguaggio fotografico di Ilaria Sagaria fa trasparire un immaginario che sovrappone simboli universali e significati sociali e psicologici. Una sequenza di sue immagini sarà in esposizione alla galleria Il Cigno di Salerno, corso Garibaldi 241, alias Fondazione Bartolomeo Gatto, da venerdì 18 aprile (vernissage alle 19.00).
Nella serata inaugurale, dopo i saluti di Davide Gatto, interverrà la stessa artista, mentre Enza Sola, vicepresidente dell’associazione culturale Lab 147, farà da moderatrice della serata.
Per Claudia Ioan, l’artista si muove «tra mitologia, arte e fotografia… A partire da tempi remoti, si sono stratificati canoni di bellezza obbligati, mutevoli, sofferti e spesso irraggiungibili, non necessariamente frutto dello sguardo femminile. Tra ideale di bellezza a cui tendere, miti di pudore e fertilità, senso di irrimediabile caducità e decadimento terreni, emerge allora anche la rivendicazione dell’imperfezione del corpo. Grazie a un sapiente uso della luce e del colore, che sembrano a tratti voler fondere pittura e fotografia facendole dialogare in un continuum, l’autrice conia un’originale attualizzazione della bellezza al femminile, proiettandola in un presente fatto di buio e luce che ancora conserva in sé l’eredità della classicità e oscuri archetipi».
Cenni biografici
Ilaria Sagaria è originaria di Palomonte, Salerno. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte e musei italiani, ricevendo riconoscimenti e pubblicazioni importanti.
Nel 2015 vince il concorso fotografico internazionale bandito dall’Ariano International Film Festival, mentre nel 2016 è tra i vincitori del premio Sette Opere di Misericordia bandito dal Pio Monte della Misericordia a Napoli. Alcune sue opere sono esposte nella collezione permanente del museo Musinf di Senigallia, nell’area dedicata all’Archivio Italiano dell’Autoritratto Fotografico.
Nel 2017 Giorgio Bonomi pubblica alcuni suoi lavori all’interno del suo secondo volume Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea. Nel 2018 è tra i vincitori della Biennale dei Giovani Fotografi Italiani e tra i finalisti del Premio Portfolio Italia.
Nel 2021 espone all’interno delle Gallerie degli Uffizi il lavoro Il dolore non è un privilegio e vince il primo premio di Portfolio Italia con Piena di grazia. Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente insegna grafica e fotografia in Italia.