Cesena -Salernitana: non solo calcio
Trasferta romagnola nella 28.ma giornata delcampionato di Lega Bkt 2024/25 per la Salernitana di mister Breda
I granata sono di scena sabato 1 marzo allo Orogel Stadium-Dino Manuzzi (Via dello Stadio 124-24.000 spettatori )per una sfida davvero delicata per la classifica contro il Cesena
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio cesenate presso
Antipasto di terra (affettati romagnoli)
Cappelletti in brodo
Tagliatelle ai funghi
Ravioli burro e salvia
Tagliata di carne
Faraona
Piadina
Dolce della casa (ciambella)
Vino locale dogc
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA
La povertà della cucina cesenate e romagnola è stata condizionata dapprima dalla presenza di piccole signorie turbolente e instabili, con la parziale eccezione di quella malatestiana, con corti e, dunque, mense di non eccelso lustro, e poi dal lungo e pesante dominio dello Stato della Chiesa.
I caratteri della cucina sono estremamente semplici e contadini; l’apporto della cultura marinara è di scarso peso e non si estende oltre la zona costiera. Il numero dei piatti è modesto; altrettanto modesta è la tradizione salumiera e casearia
Diffusa la cultura della pasta all’uovo fatta in casa, particolarmente sotto forma di pappardelle in brodo, cappelletti (in brodo o asciutti, in tal caso serviti al ragù, oppure con panna, formaggio e prosciutto cotto), tagliatelle, lasagne. Altri tipi di pasta tipici del cesenate sono gli strozzapreti, serviti al ragù, ed i passatelli in brodo.E’ molto diffusa anche la piadina.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la parte del leone nella cucina cesenate la svolge il maiale (e’ baghèn, in dialetto), del quale non si butta via nulla: grigliate miste, carne ai ferri, arrosti, sono tipici della zona, in particolare di quella collinare. Diffuso l’uso d’insaccati e degli affettati derivati dal maiale, specialmente prosciutto, salame, mortadella, coppa e culatello, accompagnati dalla piadina e da un buon bicchiere di vino rosso.
In misura minore è amato dai cesenati anche il coniglio (e’ cùnéij), cucinato arrosto, ai ferri, in porchetta o alla cacciatora, ed il pollame in generale, col pollo (e’ pol) allo spiedo in primo luogo, oppure al forno o arrosto.
Per quanto riguarda la cacciagione, vengono utilizzati nella cucina cesenate, specialmente in collina, cinghiali, lepri, quaglie. È ancora possibile assaggiare in alcuni ristoranti ed osterie del cesenate il piccione, cucinato e servito nei medesimi modi del pollo, mentre diventa sempre più raro, per il mutare dei gusti gastronomici, trovare osterie che servano ancora antichi piatti tradizionali come le rane in umido o le chiocciole (chiamate impropriamente lumache) impanate e fritte o in umido, ma l’usanza rimane viva in molte famiglie e durante alcune feste e sagre
Il dolce tipico del cesenate è la ciambella, sia quella caratteristica col buco, sia quella lunga e piatta (entrambe di solito si gustano inzuppate nel vino), mentre le frappe sono tipiche del periodo di carnevale. Inoltre si produce, nel periodo della festa patronale di S. Giovanni (fine giugno), il caratteristico fischietto di S. Giovanni: un fischietto rosso di zucchero caramellato a forma di oca
Clima e territorio
La temperatura sara’invernale con pioggia: previsti circa 10 gradi.
Cesena è un comune italiano di 95 947 abitanti,capoluogo della provincia di Forlì-Cesena insieme a Forlì, in Emilia-Romagna.
Fondata intorno al V secolo a.C. dagli Umbri, fiorì in epoca romana come centro sulla via Emilia, e di quell’epoca oggi conserva quasi intatta una vasta centuriazione nella pianura circostante. Tra gli altri monumenti, ospita la Biblioteca Malatestiana, risalente al XV secolo, prima biblioteca civica europea e unico esempio di biblioteca monastica umanistica perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, inserita dall’UNESCO nel registro della Memoria del mondo.
Centro di attività agricole, commerciali e industriali prevalentemente nei campi ortofrutticolo, alimentare e meccanico, dal 1989 ospita anche una sede distaccata dell’Università di Bologna.
Cesena è posta quasi al centro della Romagna, a metà strada tra il mare, da cui dista appena 15 km, e le colline, nel punto in cui si incrociano le antiche vie Emilia e Romea. Il territorio comunale, la cui superficie è di 249,5 km², confina a nord con i comuni di Cervia e Ravenna, a est con i comuni di Cesenatico, Gambettola, Longiano e Montiano, a sud con i comuni di Roncofreddo, Mercato Saraceno e Sarsina, e ad ovest con i comuni di Civitella di Romagna, Meldola e Bertinoro.
L’altitudine ufficiale, corrispondente al punto sul quale sorge il Palazzo Comunale, è di 44 metri sul livello del mare La media delle altitudini dell’intero territorio comunale è di 97 m s.l.m. : si passa dai 5 metri del fosso della Valle ai 480 metri di monte Cavallo . Il territorio è pianeggiante verso l’ultimo lembo di Pianura padana a nord-est, collinare con le prime propaggini dell’Appennino tosco-romagnolo a sud-ovest.
Satolli ma pienamente soddisfati corriamo poi allo stadio a gridare SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA
L’avvocato e giornalista Andrea Criscuolo
Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010
e conduttore trasmissione “Con te da sempre”
* fonte dati storici e geografici: wikipedia