Negli ultimi giorni, alcune notizie imprecise circolate su Palazzo Massaioli hanno spinto il Sindaco di Eboli, Mario Conte, a intervenire per fare chiarezza sulla vicenda legale che coinvolge l’importante immobile donato al Comune dalla nobildonna Rachele Massaioli.
Un ricorso fondato e una strategia condivisa
Il primo cittadino ha precisato che la sentenza di primo grado è stata oggetto di appello basandosi su solidi elementi di fatto e di diritto, valutati con attenzione dall’ufficio legale del Comune e da un avvocato esterno. «La provvisoria esecutività della sentenza è già stata contestata in appello», ha spiegato Conte, sottolineando che i giudici di secondo grado non l’hanno ritenuta esecutiva e che, in assenza di procedure di esecuzione forzata, non si ravvisa al momento un’immediata necessità di azione. Tuttavia, se la controparte dovesse procedere con un’azione esecutiva, il Comune sarebbe pronto a richiedere alla Corte d’Appello un pronunciamento specifico.
Un bene di valore per la comunità
Il Sindaco ha poi ribadito l’importanza di Palazzo Massaioli per la città di Eboli, non solo come patrimonio storico, ma anche per la funzione sociale che svolge. «Difendere questo immobile significa tutelare l’interesse generale, non favorire qualcuno», ha affermato Conte. Ha inoltre ricordato che la struttura ha ospitato servizi essenziali per la comunità, tra cui centri famiglia, centri antiviolenza, uffici delle politiche sociali e il centro sociale per circa 400 anziani, oltre all’associazione dei bersaglieri in pensione. Tutte attività che rispecchiano la volontà della benefattrice Rachele Massaioli e che promuovono l’integrazione sociale.
Attendere i gradi di giudizio per tutelare la città
L’amministrazione comunale, ha chiarito il Sindaco, ha scelto di seguire l’iter giudiziario fino in fondo, evitando decisioni affrettate che potrebbero penalizzare la cittadinanza. «Non si tratta di una questione di opportunità politica, ma di responsabilità amministrativa», ha ribadito Conte, sottolineando come la decisione di attendere ulteriori gradi di giudizio sia dettata dalla necessità di ottenere una sentenza definitiva e incontestabile.
Unità nella maggioranza
Infine, il primo cittadino ha voluto smentire le voci su presunte divisioni interne alla maggioranza riguardo alle spese legali. «Chi insinua spaccature o dissensi è completamente fuori strada», ha dichiarato con fermezza. La scelta di proseguire il ricorso è stata condivisa all’unanimità dalla Giunta Comunale, a dimostrazione della compattezza dell’amministrazione su un tema così rilevante per la città.
Palazzo Massaioli resta dunque al centro di una battaglia legale che il Comune di Eboli intende portare avanti fino all’ultimo grado di giudizio, con l’obiettivo di difendere un bene storico e sociale che appartiene alla comunità.