In occasione dell’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, otto Comuni della provincia di Salerno hanno deciso di unirsi per onorare uno dei capitoli più significativi e meno conosciuti del conflitto: l’esperienza bellica del 1943, segnata dall’Operazione Avalanche.
Questa mattina, presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno, i rappresentanti di Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Altavilla Silentina e Salerno hanno siglato un protocollo d’intesa che sancisce la loro collaborazione per la promozione e la conservazione della memoria storica legata a quegli eventi.
Un impegno per la memoria e il futuro
La firma del protocollo, avvenuta in un luogo emblematico della storia italiana – il Salone dei Marmi, teatro nel 1944 del riconoscimento del suffragio universale – rappresenta un passo significativo nella candidatura congiunta al Marchio Europeo del Patrimonio. Tale riconoscimento, promosso dal programma Europa Creativa, premia i siti che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia europea.
La proposta, intitolata “I Luoghi dell’Operazione Avalanche”, è stata coordinata dal Comune di Battipaglia con il supporto dell’associazione culturale Mubat, nell’ambito del progetto CERV European Remembrance “Avalanche”. Il dossier, già inviato al Ministero della Cultura, concorre tra 11 candidature italiane per accedere alla selezione europea, che premierà due siti nel 2025.
I luoghi simbolo dell’Operazione Avalanche
Il progetto punta a valorizzare i luoghi simbolo dell’Operazione Avalanche, ognuno dei quali racconta un pezzo di storia legato allo sbarco alleato del settembre 1943. Tra questi:
– Il rifugio antiaereo di Battipaglia, testimonianza della resistenza civile;
– L’area aeroportuale di Bellizzi, nota come Montecorvino Airfield, strategico per le operazioni belliche;
– Il MOA (Museum of Operation Avalanche) di Eboli, centro di documentazione storico-culturale;
– Il Cimitero Inglese di Montecorvino Pugliano, luogo di commemorazione dei caduti;
– La Collina della Memoria a Montecorvino Rovella, punto chiave degli scontri;
– Borgo Valle a Olevano sul Tusciano, osservatorio privilegiato dello storico Carlo Carucci;
– Il Salone dei Marmi a Salerno, simbolo della rinascita democratica.
Un progetto ambizioso e condiviso
L’obiettivo è ambizioso: ottenere il Marchio Europeo del Patrimonio, ma il percorso intrapreso ha già avuto un primo importante risultato. I Comuni hanno deciso di lavorare insieme per promuovere la conoscenza di un evento che, pur nella sua tragicità, ha segnato l’inizio del cammino verso la democrazia e la pace.
La candidatura rappresenta un’occasione per ricordare le migliaia di vite spezzate dagli scontri e per sottolineare il ruolo centrale del territorio salernitano nella storia italiana ed europea. Il progetto non si limita alla competizione per il riconoscimento europeo: i Comuni intendono continuare a organizzare eventi e attività per preservare e trasmettere alle future generazioni il significato di quei giorni cruciali del 1943.
Con questa iniziativa, il Salernitano si pone come custode di memoria e promotore di valori universali, riaffermando il suo ruolo nel lungo viaggio verso la pace in Europa.