Il 4 gennaio si aprono le porte degli sconti invernali nella maggior parte delle città italiane. Un’occasione per i consumatori di rinnovare il guardaroba e per i commercianti di risollevare le vendite.
Con l’arrivo del nuovo anno, l’Italia si prepara al consueto appuntamento con i saldi invernali 2025. A partire dal 4 gennaio, nella maggior parte delle regioni italiane, prenderanno il via le tanto attese vendite promozionali di fine stagione. Un momento cruciale per il commercio al dettaglio, che vede nei saldi non solo un’opportunità di smaltire l’invenduto, ma anche di attrarre i consumatori dopo le spese natalizie e la frenesia del Black Friday.
Saldi tra regole e liberalizzazioni
Nonostante il 4 gennaio rappresenti la data ufficiale per la partenza dei saldi nella maggior parte delle regioni, esistono delle eccezioni significative. In alcune aree, come Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria, i commercianti hanno la possibilità di applicare sconti e promozioni in qualsiasi momento dell’anno, grazie alla liberalizzazione delle vendite straordinarie. Questo approccio flessibile permette ai negozianti di adattarsi alle dinamiche del mercato e alle esigenze della clientela.
Al contrario, nelle altre regioni, i saldi rimangono regolamentati e seguono un calendario prestabilito. Questo sistema ha lo scopo di garantire una certa equità tra i negozianti e di evitare fenomeni di concorrenza sleale.
Le date dei Saldi Regione per Regione
Ecco una panoramica delle principali regioni italiane e delle date di inizio dei saldi invernali 2025:
Regioni |
Saldi |
Vendite promozionali |
Abruzzo | 4 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Basilicata | 4 gennaio – 1 marzo | con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Calabria | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Campania | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Emilia Romagna | 4 gennaio – 4 marzo per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Friuli Venezia Giulia | 4 gennaio – 31 marzo | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Lazio | 4 gennaio per 6 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Liguria | 4 gennaio – 17 febbraio per 45 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
Lombardia | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Marche | 4 gennaio – 1 marzo | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Molise | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi |
Piemonte | 4 gennaio per 8 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Puglia | 4 gennaio – 28 febbraio | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Sardegna | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
Sicilia | 4 gennaio – 15 febbraio | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Toscana | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Umbria | 4 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Valle d’Aosta | 2 gennaio – 31 marzo | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Veneto | 4 gennaio – 28 febbraio | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Trento e Provincia | per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi | – |
Nelle regioni con liberalizzazione totale, come già accennato, non esistono date specifiche, e i commercianti possono decidere autonomamente quando avviare le promozioni.
Saldi e consumi: cosa aspettarsi?
I saldi invernali rappresentano una boccata d’ossigeno per il settore retail, duramente provato dagli ultimi anni di incertezza economica. Secondo le previsioni delle associazioni di categoria, si stima una crescita moderata delle vendite rispetto all’anno scorso, con un’attenzione sempre maggiore da parte dei consumatori alla qualità dei prodotti e alla reale convenienza delle offerte.
“I saldi rimangono un momento fondamentale per il commercio tradizionale, ma anche per l’e-commerce, che ormai gioca un ruolo altrettanto rilevante nelle vendite di fine stagione”, afferma un rappresentante di Confcommercio.
Consigli per i consumatori
Per evitare acquisti impulsivi o delusioni post-saldo, gli esperti consigliano di:
- Controllare i prezzi originali dei prodotti prima dell’inizio dei saldi.
- Privilegiare i negozi che espongono chiaramente il prezzo originale accanto a quello scontato.
- Conservare sempre lo scontrino fiscale, poiché il diritto di recesso e la garanzia sul prodotto rimangono validi anche durante i saldi.
I saldi invernali 2025 non sono solo un momento per fare buoni affari, ma anche un’opportunità per sostenere il commercio locale. Che sia online o nei negozi fisici, il 4 gennaio segna l’inizio di una corsa agli sconti che coinvolgerà milioni di italiani.
Non resta che segnare la data sul calendario e prepararsi a cogliere le migliori offerte!