La terza edizione dell’Officina del dono si svolgerà il prossimo 13 dicembre nel Salone di rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni Premio Artemisia Gentileschi a Marica Di Pierri
“quali DIRITTI, quanto UMANI?” é il titolo dell’edizione 2024 de “L’officina del dono“, l’evento organizzato dall’associazione Nasi Rossi Clown Therapy che si svolgerà venerdì 13 dicembre, alle ore 18, nel Salone di rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni.
Patrocinato dal Comune metelliano e dalla Provincia di Salerno, “L’officina del dono” rappresenta il momento di riflessione con cui i Nasi Rossi dialogano con alcune delle realtà associative del territorio. Quest’anno, a parlare di diritti umani, saranno l’Arcigay di Salerno, l’associazione “Il Grillo e la Coccinella”, l’associazione “Emmaus”, i Lions Club di Salerno e Cava de’ Tirreni, il punto pace Pax Christi di Cava de’ Tirreni.
I giornalisti Claudia Izzo e Antonio Di Giovanni saranno i moderatori del dibattito, che avrà inizio subito dopo i saluti del Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, del consigliere delegato alla Cultura Armando Lamberto, e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania, Giovanni Galano. Le conclusioni saranno affidate all’antropologo Paolo Apolito, già docente di Antropologia culturale alle Università di Roma 3 e Salerno.
“I diritti umani fanno parte sia della sfera individuale che di quella sociale: sono, come diceva Sandro Pertini, un binomio inscindibile – spiega la presidente dei Nasi Rossi, Francesca Colombo, motivando la scelta dell’argomento di questa edizione – Oggi la qualità dei diritti, intesa come estensione del benessere individuale della persona, è gravemente compromessa a causa di fenomeni di razzismo, intolleranza e da una visione del potere economico e sociale autoritario. È necessario un cambio di passo per le nuove generazioni, mettendo al centro delle politiche economiche e sociali la centralità della persona umana. Il volontariato questo lo fa ogni giorno con la sua testimonianza profetica del dono, che è un atto rivoluzionario che cambia i legami sociali”.
I diritti umani saranno trait d’union anche con il Premio Artemisia Gentileschi che,giunto alla sua terza edizione, quest’anno sarà consegnato a Marica Di Pierri, attivista,giornalista, ricercatrice, portavoce di A Sud per il suo impegno nello studio e nella divulgazione delle tematiche legate ai cambiamenti climatici e ai conflitti ad essi collegati.