Valva – Il weekend appena trascorso ha visto il piccolo borgo di Valva e la suggestiva Villa D’Ayala al centro di un evento straordinario che ha richiamato l’attenzione di oltre ottocento visitatori. L’occasione è stata offerta dalle giornate FAI d’Autunno, manifestazione annuale organizzata dal Fondo per l’Ambiente Italiano, che ogni anno accende i riflettori su siti d’interesse storico e culturale altrimenti chiusi al pubblico.
Villa D’Ayala: un gioiello nel cuore della Valle del Sele
Situata nel cuore della Valle del Sele, Villa D’Ayala è un magnifico esempio di architettura ottocentesca immerso in un paesaggio naturale di rara bellezza. La villa, circondata da un elegante giardino all’italiana, stupisce i visitatori con sculture di pregio storico e culturale. Il giardino, impreziosito da boschi cedui di lecci, aceri e castagni, si estende su una vasta area, offrendo scorci e panorami unici che testimoniano l’intreccio tra natura e architettura. Durante le giornate FAI, i visitatori hanno avuto la possibilità di esplorare sia i giardini sia l’interno della villa, con sale eleganti come il Salone delle Armi e il Salone del Camino, che narrano la storia e il prestigio della famiglia D’Ayala.
Una visita nel cantiere di restauro del giardino storico
Uno degli aspetti più affascinanti dell’evento è stata la visita al cantiere di restauro del giardino storico, finanziato grazie ai fondi del PNRR. In via del tutto eccezionale, il pubblico ha potuto osservare da vicino i lavori di recupero di uno degli elementi più pregiati della villa, accompagnati dalle spiegazioni dei tecnici che ne stanno curando il restauro. Una guida immersiva che ha permesso ai visitatori di apprezzare il valore della conservazione di un patrimonio dal grande valore culturale e paesaggistico, grazie anche alla presenza di esperti che hanno illustrato le fasi e le sfide dell’intervento.
Un evento per tutta la comunitĂ
Michele Torsiello, consigliere comunale di Valva, ha espresso la propria soddisfazione per il grande afflusso di pubblico e per la perfetta riuscita dell’evento. “Due giorni all’insegna dell’arte e della cultura che hanno coinvolto ed entusiasmato grandi e piccini,” ha dichiarato. “Un ringraziamento speciale va alla macchina organizzativa: il servizio civile, i dipendenti comunali, i tecnici e la Croce Rossa. Ognuno ha svolto il proprio compito con dedizione e professionalità .” L’organizzazione del FAI, come sottolinea Torsiello, ha saputo valorizzare il territorio, rendendo la villa accessibile ai visitatori in maniera rispettosa e autentica.
Prossima apertura per l’evento “Riconnessioni”
Il successo delle giornate FAI d’Autunno non segna però la fine delle aperture straordinarie della villa. Il prossimo 27 ottobre, Villa D’Ayala sarà nuovamente visitabile in occasione dell’evento “Riconnessioni”, parte del progetto “Valva Borgo Lento”. L’iniziativa intende promuovere la scoperta dei piccoli borghi e dei loro tesori nascosti, proponendo un turismo lento e consapevole. Luca Forlenza, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, ha spiegato che “la villa e i suoi giardini rappresentano un patrimonio inestimabile per la comunità , e queste aperture straordinarie sono occasioni uniche per riconnettere il pubblico alla storia e alla cultura locale”.
Un’apertura speciale come accoglienza familiare
Il sindaco di Valva, Giuseppe Vuocolo, ha espresso l’entusiasmo per la positiva risposta del pubblico, paragonando l’apertura della villa all’accoglienza di ospiti graditi. “Aprire la villa al pubblico è come aprire le porte di casa,” ha detto Vuocolo, sottolineando l’emozione di poter finalmente condividere un bene così prezioso con la collettività , dopo l’attesa dovuta ai lavori di restauro. L’evento ha rafforzato il legame tra la comunità e il suo patrimonio, ribadendo l’importanza di rendere accessibili luoghi di straordinaria bellezza e valore storico, spesso dimenticati.
Un’occasione di riscoperta del patrimonio culturale
Le giornate FAI d’Autunno a Valva hanno offerto a molti l’opportunità di riscoprire un pezzo importante del patrimonio culturale italiano, dimostrando che anche i piccoli borghi possono vantare meraviglie di inestimabile valore. La partecipazione attiva del pubblico testimonia il desiderio di riavvicinarsi alla bellezza, alla storia e alle tradizioni del territorio, rinnovando l’interesse e la cura per luoghi che, come Villa D’Ayala, rappresentano una parte fondamentale dell’identità collettiva.