Al momento, sono stati venduti circa 6500 biglietti per la sfida di domenica contro il Pisa, che, addizzionati ai 4563 abbonati, garantiscono ad oggi una presenza di almeno 11000 spettatori. E’ lecito attendersi, mancando ancora 5 giorni al match, una presenza sugli spalti superiore alle 15000 unità .
L’analisi del motivo per il quale i tifosi granata, nonostante la disastrosa annata che ha preceduto l’attuale e il diffuso malumore nei confronti della proprietà , abbia piacere a recarsi allo stadio ed in trasferta e creda nel rendimento della squadra, è da ricercare principalmente nella qualità del gioco espressa dai calciatori e dallo spirito da questi dimostrato sul campo. Vi è stato in particolare un momento simbolo di questo rinnovato entusiasmo, quando, dopo il raddoppio contro la Sampdoria, la squadra sciorinava triangolazioni, scambi veloci e possesso palla, scatenando l’entusiasmo di tutto lo stadio tanto da renderlo una bolgia.
La gente ha voglia di rivalsa dopo le cocenti delusioni e mortificazioni dello scorso anno. Ammirare una squadra che gioca bene e che ci mette voglia non ha lasciato indifferenti gli appassionati tifosi del cavalluccio, i quali senza troppi proclami sperano in un’annata da incorniciare. Però è raro che ci si abbandoni a voli pindarici, è difficile sentir dire dai tifosi espressioni che inneggino sin da quest’anno al raggiungimento della serie superiore.
Vi è consapevolezza che la squadra è giovane e che, pertanto, bisogna stare “con i piedi per terra”. Indubbiamente negli ultimi giorni di mercato sono arrivati calciatori che hanno alzato il tasso di esperienza della squadra, ma nonostante ciò si evitano i proclami, perché il pubblico ha imparato che a Salerno è meglio mantenere un profilo basso. Il ricordo di annate, soprattutto tra gli anni 70 e 80, nei quali i tifosi granata si sono spesso illusi è servito probabilmente di esperienza per restare più contenuti e moderati nelle valutazioni e nelle emozioni.
Andando però anche al dato tecnico, probabilmente anche qualche défaillance difensiva ha fatto sì che il tifoso restasse equilibrato nel giudizio. La società , per il tramite del d.s. Petrachi, è intervenuta sul mercato anche per colmare questa lacuna, portando in granata giocatori come Stojanovic, Ferrari e il rientrante Jaroszynski, che, insieme al rientrante Ghiglione, sicuramente miglioreranno il livello tecnico della difesa. La gente ha compreso che la prova negativa di Mantova non deve minare il giudizio verso la squadra, anche perché i nuovi innesti hanno avuto un minutaggio troppo basso per incidere sull’andamento del match. E nonostante ciò, è rimasto il rimpianto per un penalty non concesso per fallo su Torregrossa, che in quell’occasione e non solo ha mostrato di possedere ancora spunti che nella serie cadetta possono fare la differenza.
Sebbene soltanto a fine stagione si potrà esprimere un giudizio completo, i tifosi hanno apprezzato la capacità del d.s. di portare a Salerno giovani motivati e apprezzati nonché qualche giocatore di esperienza ambito anche da altre società blasonate. Così come hanno altresì apprezzato la capacità dell’allenatore Martusciello di dare in tempi brevi un gioco alla squadra, dopo un ritiro fatto prevalentemente con giocatori o che sono andati via o che non possono oggi essere propriamente menzionati come titolari.
Non bisogna comunque dimenticare che a scegliere Petrachi e Martusciello sia stato comunque Danilo Iervolino. Come non bisogna dimenticare che quest’ultimo è il proprietario della Salernitana piĂą facoltoso della storia granata. ChissĂ che questa nuova modalitĂ dei tifosi di reagire alle sconfitte (come dopo Mantova), senza contestazioni verso la proprietĂ e con un’auspicata fiducia verso la stessa, non stimoli nell’ex presidente un ritorno a quella passione iniziale e che restituisca alla piazza un Iervolino nuovamente entusiasta e voglioso di rivivere con i tifosi le emozioni che solo il travolgente entusiasmo della Curva sud dell’Arechi è in grado di offrire. Avere per il futuro un Danilo Iervolino nuovamente galvanizzato e con un bagaglio di esperienza in piĂą nel mondo del calcio costituirebbe per Salerno calcistica un patrimonio inestimabile.  Â