La fotografia, oramai acclarata forma d’arte, ha assunto nel tempo tanti volti differenti, tante possibilità espressive dal naturalismo al paesaggismo, dalla ritrattistica alla moda. Nel suo lungo ed articolato percorso Paola Agosti ha scelto sicuramente il volto del documentarismo cioè la volontà di far conoscere e rendere eterni episodi storici sia dell’Italia che di altri paesi nel mondo.
Con “Lisbona, la notte è finita!”, in mostra a partire dal 10 settembre prossimo a Villa Rufolo di Ravello (inaugurazione ore 12.00) che si protrarrà fino al 18 ottobre 2024, sarà possibile vedere la storica sequenza fotografica relativa alla rivoluzione dei garofani in Portogallo, l’incruento colpo di stato militare del 1974 che coincise con la fine del regime dittatoriale di questo paese europeo.
La revolucao dos cravos di cui oggi si celebrano i 50 anni, vide prevalere la fazione progressista delle forze armate portoghesi sul governo di Marcello Caetano, successore di Salazar insediatosi nel 1933. E segnò l’alba della democrazia in Portogallo. La denominazione dei garofani deriva dal gesto di una fioraia Celeste Caeiro che offrì garofani ai soldati in una piazza di Lisbona, I fiori furono infilati nelle canne dei fucili diventando il simbolo della rivoluzione pacifica e segnale per le truppe avversarie affinchè non opponessero resistenza.
Ed è proprio tutta la successione di questi avvenimenti che documenta nel suo importante reportage Paola Agosti, testimone con l’obiettivo dell’evento che ha segnato la storia portoghese.
Sarà presente all’inaugurazione dell’esposizione ravellese l’ambasciatore del Portogallo in Italia, S.E. Bernardo Futscher Pereira.
Dal 23 ottobre al 23 novembre la stessa mostra si sposterà all’Aquila presso la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni D’Ocre-onlus.