Ritorna il drammaturgo Antonello De Rosa in scena nella splendida cornice del Castello Macchiaroli di Teggiano, venerdì 23 agosto alle ore 21,30. Lo spettacolo “Amore Mio” di Antonello De Rosa, considerato oggi uno dei maggiori esponenti della nuova drammaturgia teatrale, è inserito nella programmazione degli eventi della stagione estiva del Comune di Teggiano.
Un monologo di 55 minuti in cui l’attore e regista Antonello De Rosa – nominato ambasciatore del teatro sociale nel mondo nell’agosto del 2022- rievoca il delirio della follia, una follia che appartiene al dolore e che fa diventare l’uomo, ultimo –reietto, schiacciato da un giogo pesante in cui complice è la vita stessa che lo mette all’angolo. De Rosa, come sempre ama puntare i riflettori su chi voce non ha, gli ultimi e lo fa attraverso l’arma che più gli compete il Teatro.
Nel lento e implacabile tormento di una donna smarrita nel labirinto della sua mente offuscata Antonello De Rosa irrompe sulla scena, una donna alla deriva, schiacciata dalla follia e dalla memoria, da ricordi spesso abbaglianti, dal dolore di una perdita assurda e maledetta, affaticata da un ruolo e da una vocazione, da un’allucinazione che crede vera e reale e in cui continuamente si perde.
Le donne di De Rosa, si consumano in silenzio, carnefici e vittime, luce e oscurità , trascinandosi per strade strette e buie e malinconicamente lunghe, senza orizzonti, ignorando l’alba, i tramonti, il mare. In una scenografia essenziale, attraverso un sapiente gioco di luci, prende vita la parola, assaporata e restituita con forza nuova, rivissuta nella sua brutale dolcezza e nella sua morbida crudezza. E si odono le voci di donne, di una donna che incarna tutte le altre, nelle righe sofferte di solo due dei quattro monologhi previsti, mischiate, confuse, immerse in una rete di simboli e segni, che diventano un vero e proprio collante tra l’immagine e la parola, tra il gesto e il senso.
La follia che spinge la donna in una tunica che è una camicia di forza e in una camicia di forza che è una tunica, tra lo sfavillio dei paramenti sacri, è senz’altro scandalosa, ma ciò che rende inquietante questa figura è la sua inossidabile ostilità all’ipocrisia. La vicenda si gioca tutta sulla trama delle affinità e dei contrasti: la maternità e quella della pazza del manicomio nascono da un’insaziabile e avida fame d’amore, ma vengono rifiutate e calpestate da chi vive la religione come superstizione stancamente reiterata; la donna che ripudia sua figlia, al punto da imporle il suicidio, rivela con inaudita ferocia il lato oscuro dell’essere madre, l’incapacità di perdonare, agli altri e a se stessi. Non resta che un groviglio inestricabile di rabbia sacrilega e follia irriverente, su cui domina implacabile l’immagine di una Madonna-Bambola, cui spetta l’ingrato compito di farsi adorare da un’umanità che fa scempio dell’amore.
Un vero e proprio sodalizio artistico quello di Antonello De Rosa con il Comune di Teggiano, borgo medievale Patrimonio dell’UNESCO FAO.
“Qui ho trovato accoglienza ed amore – afferma De Rosa – una fuga verso il bello”
Venerdì 23 agosto alle ore 21.30 presso il Castello Macchiaroli di Teggiano in scena Antonello De Rosa in “AMORE MIO” ingresso fino ad esaurimento posti. Evento voluto e patrocinato dal Comune di Teggiano.