Sarà una serata ricca di cultura e di riflessione quella di sabato 27 luglio alle ore 19.30, quando l’autore Giuseppe Tecce presenterà il suo ultimo romanzo, Tramonti occidentali, nell’ambito della rassegna eco-letteraria “Storie d’a-mare”, curata dal poeta e scrittore Ferdinando Forino. L’evento si terrà a Minori nell’incantevole cornice del Borgo San Michele.
Giuseppe Tecce, accompagnato da Ferdinando Forino e Linda Di Lieto, dialogherà sul suo romanzo che intreccia le storie di migranti in cerca di una vita migliore con quelle di una piccola comunità di Lampedusa. Un racconto potente che esplora temi di migrazione, speranza, sacrificio umano e desiderio di paternità .
La serata sarà arricchita da un intermezzo musicale a cura di Philippe Celotto, che suonerà il duduk, un antico strumento musicale tradizionale armeno, capace di evocare atmosfere profonde e magiche.
Il libro
Tramonti occidentali, edito da Graus Edizioni per la collana Gli Specchi di Narciso, è ispirato da una storia del regista e scrittore Maurizio Del Greco, con i contributi dell’europarlamentare Pietro Bartolo nella Prefazione e dell’avvocato Hilarry Sedu nella Postfazione.
La storia del romanzo inizia con una tragedia che vede coinvolta un’imbarcazione naufragata in mare. Su quel barcone, partito dalla Libia, si spezzano i sogni e le speranze di un gruppo di migranti che vedevano nell’Europa l’ultima ancora di salvezza.
Da questa triste vicenda resta una sola sopravvissuta: una bambina, Fatima, che si è ritrovata nel giro di pochi minuti a perdere i suoi affetti più cari. Il destino però ha in serbo per lei delle sorprese e l’incontro con il luogotenente Peppe Moccia, punto di riferimento per la comunità di Lampedusa, cambierà il corso delle loro vite.
Al ritrovamento di Fatima e alla chiamata spontanea di “papà ”, farà scattare in Peppe delle sensazioni e dei sentimenti che lo porteranno a prendere la decisione di adottare la bambina. La presenza della piccola Fatima porterà gioia e amore nella famiglia di Peppe, delle emozioni che per lungo tempo sono state estranee nella loro casa, ma la ritrovata serenità sarà nuovamente messa in discussione nel momento in cui arriverà una comunicazione che sconvolgerà i nuovi equilibri. Allo stesso tempo questo evento doloroso permetterà al matrimonio di Peppe di chiarire alcuni aspetti e di rafforzare l’unione e la comprensione che negli ultimi tempi tra i due coniugi stava scomparendo.
Tramonti occidentali lascia il lettore a riflettere sulla natura delle relazioni umane e ad interrogarci su una questione di attualità molto delicata che è quella appunto dell’immigrazione.
Il contrasto tra la speranza e la rassegnazione accompagna il lettore per tutta la durata del romanzo. Da un lato viene rappresentato nitidamente il desiderio di avere un figlio e al contempo la sofferenza che essa stessa inevitabilmente comporta quando non è possibile realizzare tale desiderio. Dall’altro, la figura di Fatima e la sua storia familiare scaturiscono molteplici emozioni che fanno in primo piano commuovere, ma anche riflettere su tutto ciò che affronta chi scappa dalla propria terra per cercare altrove un futuro migliore.