Per la rassegna Materie 10 che Valerio Falcone porta avanti tenacemente da anni nella sua sala delle esposizioni presso l’Outlet Cilento di Eboli, è l’artista Pasquale Corvino a disseminare “Tracce di me”: la mostra parte il 22 giugno alle ore 18 e durerà quasi un mese. Nella serata inaugurale intervento critico della storica dell’arte Antonella Nigro e di Valerio Falcone.
“La ricca ricerca dell’artista – osserva la curatrice  Nigro – seppur variegata, si fonda sostanzialmente sull’Informale preferendo tale linguaggio espressivo ad altri. La linea d’indagine risulta così fedele ad un sentire legato all’inconscio, al profondo, alla memoria e all’intuizione, che si esprime dapprima attraverso l’istintualitĂ della scelta cromatica, successivamente calibrata nelle tonalitĂ , nelle variazioni e nei dinamismi.” Le tonalitĂ coloristiche sono soft con un effetto acquarellato molto personale, le cromie non sono legate alla linea ma piuttosto ”scorrono fluidi”. Tutte le opere pur essendo figurative danno una sensazione di non determinato, non certamente realistica ma soffuse da una luce tenue, delicata che va verso l’onirico.
Ed ancora evidenzia la Nigro che l’artista “decostruisce la realtà per poi ricomporla: tale modus operandi impone alla forma una metamorfosi e, alla fine di tale processo, essa risulta altro da se stessa. In questo modo, i fiori del Cilento, che sono il soggetto preso in esame dall’artista, figlio orgoglioso del territorio natìo, trascendono e trasmutano, ma non perdono la loro configurazione analizzata, però, secondo una logica non naturalistica ma neppure estremamente concettuale ed astratta.
Sono rivoluzionate le regole prospettiche, l’inquadramento e il panorama geometrico tradizionale, l’assetto razionale della visione subisce una nuova interpretazione quando, infine, è ri-costruito poiché vuole e riesce ad abbracciare una nuova visione del reale…così i fiori, teneri figli della Terra, mutano in coralli lievemente ondeggianti figli dei Mari e degli Oceani o in stelle cadenti e vivaci giochi pirotecnici figli del Cielo.”