Cerreto Sannita (BN), 16 giugno 2024 – Si è conclusa con grande successo la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Letterario Nazionale Michele Selvaggio, svoltasi ieri, sabato 15 giugno 2024, alle ore 18.30 presso il Palazzo del Genio a Cerreto Sannita. L’evento, organizzato dall’Istituto Storico Sannio Telesino e dalla famiglia Selvaggio, ha visto una partecipazione numerosa, con la sala del Palazzo del Genio gremita di pubblico.
Il Premio ha ricevuto il patrocinio morale della Regione Campania, della Provincia di Benevento, dei comuni di Cerreto Sannita e Telese Terme, e del Rotary Club Alto Casertano – Piedimonte Matese, confermando l’importanza e il prestigio di questa iniziativa culturale.
La serata è stata aperta dai saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, dell’Assessore di Telese Terme, Filomena Di Mezza, e del Presidente dell’Istituto Storico Sannio Telesino, il Dott. Emilio Bove. A seguire, è intervenuto il Dott. Vincenzo Benevento, CEO e Fondatore dell’azienda Erbagil, main sponsor del concorso, sottolineando l’importanza di sostenere la cultura e la ricerca storica.
La conduzione della serata è stata affidata alla Dottoressa Gianna De Lucia e al Dott. Antonello Santagata, che hanno presentato la Giuria del Premio, composta da eminenti personalità del mondo accademico e giornalistico:
- Antonio Martone (Presidente della Giuria): Docente di Filosofia politica, Storia delle Dottrine Politiche e Filosofia del Corpo presso l’Università di Salerno, autore di numerosi testi e membro di comitati scientifici di prestigiose collane editoriali e riviste.
- Pasquale Carlo: Giornalista de ‘Il Mattino’, esperto di enogastronomia e vicepresidente dell’Arga Campania ‘Francesco Landolfo’, con una vasta esperienza nella promozione dei vini della Campania.
- Nicola Ciervo: Dottore in Archeologia e Scienze Storiche, vicepresidente della Pro Loco di Sant’Agata dei Goti e giornalista tirocinante, con una ricca esperienza in campagne di scavo e studi storici.
- Giuseppina Renda: Docente di Topografia Antica e Urbanistica presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con numerosi incarichi istituzionali e contributi a progetti di ricerca e pubblicazioni.
- Tiziana Selvaggio: Dottore in Lettere con specializzazione in Beni Culturali e Ambientali, dipendente del Dicastero per l’Evangelizzazione presso la Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana e collaboratrice in vari progetti di ricerca e istituzioni culturali.
Il Presidente della Giuria, il Prof. Antonio Martone, si è così espresso sulla grande qualità delle opere partecipanti e vincitrici, congratulandosi con tutti gli autori:
“La storia non è un monumento dove portare, di tanto in tanto, dei fiori più o meno soporiferi. E neppure è una realtà da cancellare sotto l’urto di un eterno presente retto dalla tecnica ma è fuoco sempre acceso che illumina, riscalda e guida le nostre vite.
È esattamente questo lo spirito che ha ispirato il processo di valutazione delle tantissime opere ricevute nelle quali abbiamo potuto scorgere, a volte in maniera nettissima, un amore per la saggistica storica che ha onorato il Premio.
Grazie a queste premesse, la cerimonia finale si è rivelata una festa: gioia del pensiero, della ricerca e dell’amicizia.”
Opere al quarto posto ex aequo meritevoli di menzione speciale:
Alosco Antonio, Erto Maurizio – Siamo uomini o caporali? L’avventura umana e politica di Guglielmo Giannini (1944-1948), D’Amico Editore, Nocera Superiore 2024; con la seguente motivazione:
L’opera è parsa meritevole di menzione, poiché in grado di ricostruire, in maniera efficace e assai ben documentata, la figura storica di Guglielmo Giannini, fondatore del giornale e del movimento politico de ‘L’Uomo Qualunque’. Nel testo, si ha modo di far luce sulle vicende, non soltanto politiche, che animarono l’immediato secondo dopoguerra nel nostro paese: attraverso la breve, ma intensa parabola del movimento, emergono così pagine significative e parzialmente inesplorate della nostra storia.
D’Amore Lucia – Il 1861 a Tropea. Memorie inedite di Giuseppe Fazzari (1817-1876) e altri ricordi sul Risorgimento e l’Unità d’Italia, Rossini Editore, Milano 2024; con la seguente motivazione:
L’opera si segnala per aver collocato, in maniera equilibrata e storicamente avvincente, le vicende biografiche d’una famiglia all’interno d’una fase delicata della storia politica, economica, sociale e letteraria della Calabria degli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia. Grazie ad un’accurata disamina di documenti privati, e al ricco e significativo apparato fotografico, l’A. trasmette a pieno le incertezze e le discordanti emozioni del periodo in oggetto.
Liguori Marco – Caterina Costa la nave dei misteri. Napoli, 28 marzo 1943: Cronaca di una tragedia, De Ferrari Editore, Genova 2023; con la seguente motivazione:
All’opera è insignita una menzione speciale per aver rigorosamente ricostruito la tragica esplosione d’una nave nel porto di Napoli nel 1943. Con una prosa avvincente, l’autore restituisce dignità ad un evento spesso trascurato, sottolineandone le notevoli implicazioni storico-sociali. Grazie all’esame di una poderosa bibliografia, il volume pone sotto i riflettori le responsabilità connesse alla tragedia, offrendo una narrazione capace di stimolare una riflessione profonda – memoria individuale e collettiva – circa gli effetti a breve e a lungo termine dell’evento bellico.
I premi principali:
Terzo posto (400€): Giovanni Criscione – La strage di Modica (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di cento anni fa, Sicilia Punto L Edizioni, Ragusa 2024; con la seguente motivazione:
L’opera è premiata per aver saputo offrire, sulla base di rigorose fonti d’archivio, un’attenta analisi storica della drammatica tensione politica e sociale nel periodo pre-fascista. Essa ricostruisce gli avvenimenti processuali della strage di Passa Gatta (Modica), di cui racconta le vicende: le vittime, i tentativi di depistaggio, i misteri e i silenzi. Il testo si segnala per qualità di scrittura, tipica del giornalismo d’inchiesta, e per la volontà di rievocare una strage dimenticata, allo scopo di rendere giustizia a quelli che possono essere considerati “martiri della democrazia e della giustizia.
Secondo posto (600€): Marcello Corrente, Silvia Carrara – Poesia del trauma, poesia del fango. La medicina psichiatrica dall’età vittoriana alla Grande guerra: un cambio di paradigma V. 1, Poesia del trauma, poesia del fango. Il naufragio dell’anima: l’esperienza del trauma bellico ai tempi della Grande guerra nei diari, nelle lettere e nei war poems di S. Sassoon e W. Owen V. 2 , La Quercia Fiorita Editore, Gorgonzola 2021-2022; con la seguente motivazione:
I due lavori sono premiati per aver dato senso storico-letterario all’esperienza del trauma bellico ai tempi della Grande guerra attraverso i diari, le lettere e i war poems di S. Sassoon e W. Owen. Più in generale, le opere si distinguono per aver saputo ricostruire il cambio di paradigma della medicina psichiatrica dall’età vittoriana alla Grande guerra. È merito degli autori, infine, aver elaborato, in maniera storicamente e letterariamente avvincente, l’impatto estremamente drammatico della guerra sulla psiche degli uomini, narrando altresì la maniera in cui l’arte, di tale dramma, possa rappresentare l’essenza più intima.
Primo posto (1000€): Giulio Sodano – Elisabetta Farnese. Duchessa di Parma, regina consorte di Spagna, matrona d’Europa, Salerno Editrice, Roma 2021; con la seguente motivazione:
Il testo del Prof. Sodano ha il merito di aver ben inquadrato la figura di Elisabetta Farnese nel periodo di transizione fra Assolutismo e Illuminismo, fra Barocco e Neoclassicismo. Nel libro, inoltre, si può cogliere non solo l’azione politica di Elisabetta, ma anche la sua figura umana e la vita quotidiana del suo tempo. Il volume, infine, ha il merito di superare alcuni stereotipi circa la figura della Regina consorte di Spagna, evidenziando la sua capacità di portare avanti una linea mediterranea della dinastia dei Borbone e di agire dunque in modo indipendente dalla branche francese della famiglia.
Tutti gli autori hanno avuto l’opportunità di condividere la propria esperienza di scrittura, rendendo la serata non solo un’occasione di premiazione, ma anche un momento di arricchimento culturale e di scambio di idee.