Una importante iniziativa è in atto da parte del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e di Intesa Sanpaolo, che hanno destinato un finanziamento di 3.800 euro, ottenuto grazie al bando “I Luoghi del Cuore – 2023”. Lo scopo è di prevenire ed azzerare gli attacchi biologici che minacciano la statua della Madonna Immacolata del Tesoro di San Matteo che è allocata nel Duomo di Salerno. Di conseguenza dal 1 giugno sono stati avviati le attivitĂ di restauro conservativo.
Un intervento necessario
La statua ha già subito danni perché aggredita da insetti xilofagi e da antecedenti interventi che hanno utilizzato materiali chimici non adeguati anzi addirittura molto nocivi. E’ soprattutto il supporto ligneo dell’opera ad aver subito danni e per questo è necessario un sollecito restauro di salvataggio di uno degli modelli più significativi di arte barocca conservati nella cattedrale salernitana. In alcune zone il legno è quasi reso in polvere, quindi urge un intervento immediato.
Il processo di restauro
Saranno prodotti biocidi adeguati a venire applicati considerando lo stato attuale dell’opera e agli organismi infestanti da eliminare. Non è solo la conservazione della statua da perseguire ma anche il suo posizionamento centrale e di notevole visibilità per i fedeli e i turisti che visitano la Cattedrale così come era precedentemente.
Il sostegno della comunitĂ e delle istituzioni
E’ dal 2022 che il Comitato “Amanti della Cultura e della Spiritualità ” di Salerno, composto da numerosi volontari e coordinato da Paolo Romano, ha dato il via ad una raccolta di voti per l’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”. Dopo aver totalizzato ben 9.754 voti è stato possibile candidare il progetto di restauro, poi finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo e cofinanziato dalla Cattedrale di Salerno, nella figura di Don Felice Moliterno.
Un capolavoro barocco
La statua consiste in una pregevole scultura lignea e policroma del XVIII secolo, che rappresenta con una tradizionale iconografia la Madonna Immacolata. La Madre universale è rappresentata con le braccia spalancate, lo sguardo verso il cielo, i panneggi svolazzanti, e i piedi che sfiorano una nuvola attorniata da tre cherubini. Parte essenziale del tesoro di San Matteo della cattedrale di Salerno l’opera d’arte di grande spessore artistico non è stata attribuita a nessun artista conosciuto dell’epoca.
Valore culturale e religioso
La responsabile del progetto “I Luoghi del Cuore” per FAI, Federica Armiraglio ha evidenziato come questo intervento rientri pienamente nella missione del FAI che accosta spesso alla tutela anche la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. L’esecuzione del restauro è stata affidata a Loredana Mastromartino e Orsola Carletti che restituiranno la possibilità di fruire della statua, di grande valore sia religioso che artistico, a tutti i fedeli ed ai tanti turisti che visitano la nostra città .
Salerno in questi ultimi anni raccoglie una sempre maggiore attenzione nei circuiti turistici internazionali, e questo anche grazie all’impegno congiunto di istituzioni e comunità locali.
Fra non molto tempo potremo dunque rivedere nel suo stato migliore uno dei suoi tesori che il seicento ci ha lasciato come ereditĂ collettiva.